Venerdì 29 dicembre 2023, ore 19
Bianchi - Blues 6 - 6
Marcatori: Maganha 4, Danek 3, Stefano 2, Bruno, Camin e J. Carlos 1
Note: Campo coperto, terreno sintetico in buone condizioni, spettatori non paganti 3.
S. Lucia di Piave - E’ passato giusto un anno dall’ultima volta. Ormai non si contano più le settimane ma gli anni, è diventata questa purtroppo l’unità di misura del tempo che dà il senso degli ultimi incontri.
Un tempo che dilata i ricordi, diluisce lo spirito agonistico che fu e rende quasi impercettibili le vecchie ruggini che dal rettangolo di giuoco, spesso, continuavano negli spogliatoi e anche oltre. Un tempo che sussurra ai valorosi che ancora scendono in campo che forse è meglio non esagerare: le articolazioni, i tendini e tutto il resto alla fine ringrazieranno.
E' bello ritrovarsi al campo come ai tempi in cui la settimana volgeva al termine e quasi tutto passava in secondo piano perché c’era "La Partita”. Negli spogliatoi prima dell’inizio tutto sembra lo stesso, anzi, c’è qualcosa in più: un leggero odore di unguenti utili a controllare le muscolature riottose, e qualche fasciatura a ginocchia e caviglie atte a ridurre eventuali scricchiolii sempre in agguato.
Anche il momento della scelta delle formazioni segue il solito rituale: a qualcuno paiono sbilanciate e si palesano dubbi sull’equilibrio delle forze in campo. Ma quel qualcuno non sa che le formazioni le ha già decise un algoritmo basato sull’AI nel cui database figurano un’enorme mole di dati: infortuni muscolo-scheletrici pregressi, indici di grasso viscerale, valori della circonferenza girovita, capacità polmonari, ore giornaliere passate sul divano, ecc. La tecnologia ormai fa miracoli ed alla fine l'equilibrio si è tradotto a tutti gli effetti nel punteggio finale: un salomonico 6-6 che (visti i tempi) ha accontentato tutti.
Per i Blues in evidenza un redivivo Maganha, che a dispetto del suo incerto incedere si è dimostrato ancora decisivo in fase di realizzazione, portandosi a casa il titolo di Pichichi della serata, beffando quattro volte l’improbabile difesa dei Bianchi disposta troppo spesso a “presepio”. Mister Camin (il tecnico che ha introdotto i complicati schemi russi nelle formazioni da lui allenate) ha diretto da par suo il traffico a metà campo assieme ad un Pepe che si è alternato in difesa col sempre disciplinato Fèlo. Bruno fra i pali ha fatto come sempre il suo con un gran senso della posizione.
I Bianchi, invece, dopo un inizio in cui avevano in qualche modo tenuto il campo, sono andati sotto per buona parte dell’incontro. Un’evidente disposizione in campo non ottimale e troppi errori sia in fase difensiva che offensiva, li hanno costretti ad inseguire il risultato per buona parte della sfida. Da segnalare fra di loro la prova agonisticamente poco impattante di Veèrio che ad onta della sua fama, non ha dato segni di escandescenza nei momenti cruciali del match. Un solo rigurgito di riprovazione nei miei confronti (in un’occasione in cui ci siamo ostacolati sotto porta di testa) ne hanno fatto un protagonista silente e a tratti impalpabile, lontano dai suoi soliti standard.
Nel finale coi Bianchi che tra pali e occasioni mancate sono riusciti comunque a portarsi in vantaggio, il risultato finale lo ha fissato il solito Maganha che con un guizzo (si fa per dire) dei suoi riporta il punteggio in parità e tutti i contendenti verso la meritata cena.