30 dicembre 2023

A volte ritornano




 

Venerdì 29 dicembre 2023, ore 19

Bianchi - Blues  6 - 6

Bianchi: Danek, J. Carlos, Lewis, Stefano, Veèrio
Blues: Bruno, Camin, Fèlo, Maganha, Pepe 

Marcatori: Maganha 4, Danek 3, Stefano 2, Bruno, Camin e J. Carlos 1

Note: Campo coperto, terreno sintetico in buone condizioni, spettatori non paganti 3.

S. Lucia di Piave - E’ passato giusto un anno dall’ultima volta. Ormai non si contano più le settimane ma gli anni, è diventata questa purtroppo l’unità di misura del tempo che dà il senso degli ultimi incontri. 

Un tempo che dilata i ricordi, diluisce lo spirito agonistico che fu e rende quasi impercettibili le vecchie ruggini che dal rettangolo di giuoco, spesso, continuavano negli spogliatoi e anche oltre. Un tempo che sussurra ai valorosi che ancora scendono in campo che forse è meglio non esagerare: le articolazioni, i tendini e tutto il resto alla fine ringrazieranno.         

E' bello ritrovarsi al campo come ai tempi in cui la settimana volgeva al termine e quasi tutto passava in secondo piano perché c’era "La Partita”. Negli spogliatoi prima dell’inizio tutto sembra lo stesso, anzi, c’è qualcosa in più: un leggero odore di unguenti utili a controllare le muscolature riottose, e qualche fasciatura a ginocchia e caviglie atte a ridurre eventuali scricchiolii sempre in agguato.   

Anche il momento della scelta delle formazioni segue il solito rituale: a qualcuno paiono sbilanciate e si palesano dubbi sull’equilibrio delle forze in campo. Ma quel qualcuno non sa che le formazioni le ha già decise un algoritmo basato sull’AI nel cui database figurano un’enorme mole di dati: infortuni muscolo-scheletrici pregressi, indici di grasso viscerale, valori della circonferenza girovita, capacità polmonari, ore giornaliere passate sul divano, ecc. La tecnologia ormai fa miracoli ed alla fine l'equilibrio si è tradotto a tutti gli effetti nel punteggio finale: un salomonico 6-6 che (visti i tempi) ha accontentato tutti.    

Per i Blues in evidenza un redivivo Maganha, che a dispetto del suo incerto incedere si è dimostrato ancora decisivo in fase di realizzazione, portandosi a casa il titolo di Pichichi della serata, beffando quattro volte l’improbabile difesa dei Bianchi disposta troppo spesso a “presepio”. Mister Camin (il tecnico che ha introdotto i complicati schemi russi nelle formazioni da lui allenate) ha diretto da par suo il traffico a metà campo assieme ad un Pepe che si è alternato in difesa col sempre disciplinato Fèlo. Bruno fra i pali ha fatto come sempre il suo con un gran senso della posizione.                            

I Bianchi, invece, dopo un inizio in cui avevano in qualche modo tenuto il campo, sono andati sotto per buona parte dell’incontro. Un’evidente disposizione in campo non ottimale e troppi errori sia in fase difensiva che offensiva, li hanno costretti ad inseguire il risultato per buona parte della sfida. Da segnalare fra di loro la prova agonisticamente poco impattante di Veèrio che ad onta della sua fama, non ha dato segni di escandescenza nei momenti cruciali del match. Un solo rigurgito di riprovazione nei miei confronti (in un’occasione in cui ci siamo ostacolati sotto porta di testa) ne hanno fatto un protagonista silente e a tratti impalpabile, lontano dai suoi soliti standard.   

Nel finale coi Bianchi che tra pali e occasioni mancate sono riusciti comunque a portarsi in vantaggio, il risultato finale lo ha fissato il solito Maganha che con un guizzo (si fa per dire) dei suoi riporta il punteggio in parità e tutti i contendenti verso la meritata cena.

22 settembre 2018

Difficile inizio, poi supremazia Blues fino al termine


Venerdì 21 settembre, ore 21

Blues - Bianchi   13 - 8

Blues: Danek, Eliano, Gigi, Ilir, Lewis, Niki.
Bianchi: Arbi, Fatmir, J. Carlos, Luis, Pepe, Stefano.

15 settembre 2018

Bianchi, vittoria in volata



Venerdì 14 settembre, ore 21.30

Bianchi - Blues   14 - 12

Bianchi: Bruno, Danek, Ilir,, J. Carlos, Niki.
Blues: Arbi, Eliano, Luis, Pepe, Stefano.

10 settembre 2018

Ci voleva il Mancio ct per far riflettere su questi numeri ?


La Nazionale senza più serie A

Il grido d'allarme di Mancini non è una novità per un allenatore della Nazionale, ma arriva in un momento in cui gli italiani in Serie A sono scesi sotto il 40%.

Il discorso di Roberto Mancini sui troppi stranieri del calcio italiano non è nuovo, soprattutto in bocca all’allenatore della Nazionale, ma la differenza con il passato è evidente: mai in serie A l’impiego di giocatori convocabili in azzurro era sceso al di sotto del 40%, come è accaduto nelle prime tre giornate 2018-19. Insomma, la differenza con il passato è prima di tutto nella quantità, che porta ovviamente a un abbassamento della qualità media. Vale la pena ricordare che nel dopoguerra e nei tornei a girone unico, quindi dal 1946 ad oggi, soltanto...(continua)



8 settembre 2018

Buona la prima


Venerdì 7 settembre, ore 21

Bianchi - Blues   13 - 7

Bianchi: Danek, Fatmir, Ilir, J. Carlos, Lewis, Luis.
Blues: Bruno, Eliano, Maganha, Niki, Pepe, Stefano. 

L'inizio della stagione si sa, si porta dietro molte incognite, legate soprattutto al periodo agostano di inattività che produce effetti poco gradevoli su dei (non) atleti che spesso oltre alla partita poco o niente fanno. E anche il lodevole tentativo 2.0 di redigere formazioni ''equilibrate'' da parte di Stefano non ha sortito gli effetti sperati.
Considerazioni sulle squadre a parte, la partita nella sua fase iniziale è sembrata abbastanza equilibrata, salvo poi prendere gradualmente la giusta direzione per i Bianchi che alla fine hanno preso il largo. 
La botta al costato subita dal povero Maganha (contatto fortuito con J. Carlos) dopo pochi minuti, ne ha ridotto la mobilità e ha di fatto bagnato le polveri offensive dei Blues incapaci trovare un altro terminale offensivo, visto la precaria forma di Pepe & Co.
Anche Niki, capace con le sue improvvise accelerazioni di tagliare le difese avversarie, non è apparso in gran serata e quindi tutto il loro gioco ne ha risentito, essendo spesso prevedibile e controllabile da una difesa avversaria apparsa comunque non impeccabile. E quando alcune opportunità si sono create la mancanza di precisione al tiro ha fatto il resto.
Dalla parte opposta c'è stato sicuramente maggior equilibrio, tutti hanno fatto degnamente il loro compito e un Luis particolarmente efficace (autore di parecchie reti) si è preso il compito di mettere il sigillo su molte delle azioni pericolose create. Anche se alcune marcature, è giusto riconoscerlo, si sono concretizzate grazie ad errori abbastanza evidenti della difesa Blues che in svariate occasioni si è fatta cogliere colpevolmente lenta e impreparata.
Va in archivio così la prima stagionale, senza grosse proteste o episodi da VAR. Per queste cose basta aspettare. Siamo solo all'inizio.   
       

Riparte il massimo campionato 2018-19


Ebbene sì, siamo ancora qui. Sono passati esattamente quattro anni dall’ultima partita di cui abbiamo dato nota nel blog. Tantissimi, calcisticamente parlando.
Quattro anni nei quali il massimo campionato è andato avanti e di partite in archivio ne sono finite molte.
E’ davvero un peccato in tutto questo tempo non aver messo nero su bianco i tanti risultati, le cronache, i personaggi e le innumerevoli discussioni nel terzo tempo: di tutto ciò, com’è normale che sia, con l’andar del tempo rimarrà solo uno sbiadito ricordo nelle memorie dei partecipanti.
Riportare le cronache delle partite, infatti, vuole anche essere un diario di navigazione per questo gruppo di ’’giovanotti” che da ben più di vent’anni ormai ha il piacere di ritrovarsi il fine settimana grazie al gioco del calcio.
Otto su dodici ieri sera erano quelli di quattro anni fa. Non male se pensiamo ai vari problemi fisici che hanno afflitto in tutto questo tempo parecchi di noi, spesso fermi ai box per problemi alle ginocchia o alla schiena.
Purtroppo l’usura del fisico avanza imperterrita, a qualcuno ha fatto anche cambiare stile di gioco, ma ciò che conta ancora è la voglia di esserci, di correre dietro a un pallone. Significa poter dire tutto sommato di stare ancora benone. E credetemi, non è poca cosa.